Vanity Fair
Dentatura perfetta sì, ma anche bianchissima. Un binomio che piace molto alle star di Hollywood. Ma come si fa ad ottenerlo? Con l'aiuto di due specialisti abbiamo analizzato tutte le tecniche
Il sorriso più bello di Hollywood? Senza dubbio quello di Julia Roberts, assicurato, addirittura dalla star stessa con una cifra da capogiro. Sfoggiare una dentatura perfetta, in effetti, è un plus estetico, oltre che di salute, non di poco conto. Pensiamo, ad esempio, a quanta luminosità regala al viso uno smalto bianchissimo abbinato a un rossetto rosso? Da mozzare il fiato. E le dive, questo lo sanno bene. Ma anche le donne comuni ne sono consapevoli. Il problema resta sempre uno solo: preservare il bianco naturale dei denti da quell’alone di giallo che spesso si forma a causa di abitudini alimentari (caffè, tè e vino rosso), l’essere fumatori/trici e una buona dose di pigrizia nella pulizia dentale.
Quali sono, quindi, i trattamenti per mantenere una dentatura «bianca che più bianca non si può»? Li abbiamo analizzati insieme a due specialisti.
I DENTIFRICI
«Qualsiasi dentifricio in commercio ha lo scopo, per le sue gradevoli proprietà organolettiche, di invogliare le persone a lavarsi i denti, altrimenti basterebbe il solo uso dello spazzolino. Ecco perché bisogna stare attenti a scegliere il giusto dentifricio secondo le condizioni smalto-gengivo-dentarie. Lo stesso vale per la scelta dei dentifrici cosiddetti “sbiancanti” o quelli “ultraclean” che vanno usati con moderazione. Meglio rivolgersi al dentista per un miglior suggerimento di quale tipo scegliere tra gli innumerevoli prodotti in commercio perché sicuramente prenderà in considerazione lo stato di salute orale di partenza», ci spiega la dott.ssa Carla Grieco, dentista e esperta di MioDottore.
LA PULIZIA DENTALE
«La pulizia dentale deve essere quotidiana per mantenere i denti bianchi: tre volte al giorno per tre minuti alla volta (regola del 3 x 3). La pulizia professionale dal dentista si dovrebbe effettuare due volte l’anno (ogni sei mesi) a meno che non ci troviamo di fronte a problemi gengivali più seri (parodontiti, controlli post-interventi chirurgici ecc.) in cui i tempi sono più stretti».
LO SBIANCAMENTO ESTETICO IN STUDIO
«Attualmente in 20-40 minuti di trattamento in studio con un prodotto specifico a base di perossido di carbammide o perossido di idrogeno si riesce ad ottenere un vero effetto “sbiancante” della durata di 9-12 mesi circa. Il prodotto viene attivato da un fascio di luce tipo laser o da una lampada Led Polimerizzante di ultima generazione (sono sufficienti 6-7 secondi per dente), e la metodica può essere ripetuta per un “bleaching” ancora più spettacolare».
LA PENNA SBIANCANTE
«Esistono penne sbiancanti con perossido di idrogeno al 6%, con una durata dell’effetto di circa un mese e, in genere, su richiesta, si può utilizzare la penna subito dopo la detartrasi, ovvero ablazione del tartaro, su denti sani. Assolutamente da vietare, invece, per non danneggiare lo smalto, è lo sfregamento sui denti del bicarbonato di sodio».
LE FACCETTE DENTALI
«Le faccette dentali, conosciute anche come faccette estetiche o veneers sono dei sottilissimi rivestimenti in ceramica che vengono applicate sulla superficie esterna del dente per migliorare l’aspetto estetico del proprio sorriso, nascondendo i difetti legati alla forma, alla posizione e a problematiche irreversibili del colore dei denti», spiega il dott. Daniele Puzzilli, odontoiatra olistico di Roma.
ALIMENTI CHE MANTENGONO LO SMALTO BIANCO
«In seguito ad un trattamento sbiancante (cosmetico) per i primi 3 giorni vanno assolutamente evitati cibi e bevande colorati al fine di non macchiare i denti permettendo al trattamento un miglior risultato. Nello specifico consiglio sempre di inserire nella propsia dieta alimentare questi alimenti sbiancanti: sedano , fragole, semi di sesamo, mandorle e noci, mele, broccoli, prezzemolo, salvia, menta, aceto di mele», conclude il dott. Puzzilli.
Quali sono, quindi, i trattamenti per mantenere una dentatura «bianca che più bianca non si può»? Li abbiamo analizzati insieme a due specialisti.
I DENTIFRICI
«Qualsiasi dentifricio in commercio ha lo scopo, per le sue gradevoli proprietà organolettiche, di invogliare le persone a lavarsi i denti, altrimenti basterebbe il solo uso dello spazzolino. Ecco perché bisogna stare attenti a scegliere il giusto dentifricio secondo le condizioni smalto-gengivo-dentarie. Lo stesso vale per la scelta dei dentifrici cosiddetti “sbiancanti” o quelli “ultraclean” che vanno usati con moderazione. Meglio rivolgersi al dentista per un miglior suggerimento di quale tipo scegliere tra gli innumerevoli prodotti in commercio perché sicuramente prenderà in considerazione lo stato di salute orale di partenza», ci spiega la dott.ssa Carla Grieco, dentista e esperta di MioDottore.
LA PULIZIA DENTALE
«La pulizia dentale deve essere quotidiana per mantenere i denti bianchi: tre volte al giorno per tre minuti alla volta (regola del 3 x 3). La pulizia professionale dal dentista si dovrebbe effettuare due volte l’anno (ogni sei mesi) a meno che non ci troviamo di fronte a problemi gengivali più seri (parodontiti, controlli post-interventi chirurgici ecc.) in cui i tempi sono più stretti».
LO SBIANCAMENTO ESTETICO IN STUDIO
«Attualmente in 20-40 minuti di trattamento in studio con un prodotto specifico a base di perossido di carbammide o perossido di idrogeno si riesce ad ottenere un vero effetto “sbiancante” della durata di 9-12 mesi circa. Il prodotto viene attivato da un fascio di luce tipo laser o da una lampada Led Polimerizzante di ultima generazione (sono sufficienti 6-7 secondi per dente), e la metodica può essere ripetuta per un “bleaching” ancora più spettacolare».
LA PENNA SBIANCANTE
«Esistono penne sbiancanti con perossido di idrogeno al 6%, con una durata dell’effetto di circa un mese e, in genere, su richiesta, si può utilizzare la penna subito dopo la detartrasi, ovvero ablazione del tartaro, su denti sani. Assolutamente da vietare, invece, per non danneggiare lo smalto, è lo sfregamento sui denti del bicarbonato di sodio».
LE FACCETTE DENTALI
«Le faccette dentali, conosciute anche come faccette estetiche o veneers sono dei sottilissimi rivestimenti in ceramica che vengono applicate sulla superficie esterna del dente per migliorare l’aspetto estetico del proprio sorriso, nascondendo i difetti legati alla forma, alla posizione e a problematiche irreversibili del colore dei denti», spiega il dott. Daniele Puzzilli, odontoiatra olistico di Roma.
ALIMENTI CHE MANTENGONO LO SMALTO BIANCO
«In seguito ad un trattamento sbiancante (cosmetico) per i primi 3 giorni vanno assolutamente evitati cibi e bevande colorati al fine di non macchiare i denti permettendo al trattamento un miglior risultato. Nello specifico consiglio sempre di inserire nella propsia dieta alimentare questi alimenti sbiancanti: sedano , fragole, semi di sesamo, mandorle e noci, mele, broccoli, prezzemolo, salvia, menta, aceto di mele», conclude il dott. Puzzilli.