Alcune categorie professionali più soggette di altre a risentire psicologicamente dello stress lavorativo: tra i più stressati ci sono gli insegnanti
Passare molte ore di fronte allo schermo può incidere in maniera significativa sulla postura, che – qualora sbagliata – può generare svariati problemi a seconda del soggetto, dal semplice dolore lombare alla più fastidiosa sciatalgia, da tensioni alle spalle a dolori cervicali cronici, fino a cefalee muscolo-tensive ricorrenti. Nei casi più gravi possono verificarsi degenerazioni discali e un appiattimento della curva spinale
Dott. Giovanni Turchetti
Iniziare la giornata con almeno trenta minuti di allenamento fisico ci dà più energia per la giornata e ci rende più produttivi. Inoltre, stimola l’appetito, specialmente nelle persone che non sono abituate a fare colazione ogni mattina, sebbene questo sia il pasto più importante della giornata. Inoltre, l’attività fisica svolta prima di andare al lavoro migliora l’umore, diminuisce lo stress, aumenta la concentrazione, ottimizza le prestazioni lavorative preparandoci in questo modo per l’intera giornata.”
Dott. Giovanni Turchetti
Spesso non è solo il fisico ad essere sotto pressione, ma molte volte l’affaticamento si manifesta anche a livello mentale. La psicologa e psicoterapeuta Deborah Sproviero, dà una definizione molto precisa dello stato di stress, dicendo:
Lo stress è una risposta psicofisica che si manifesta nella persona come esito patologico degli stimoli negativi dell'ambiente e che può emergere quando i compiti emotivi, cognitivi e sociali sono eccessivi. In risposta a queste situazioni il soggetto può sviluppare diversi disturbi, quali disturbi del sonno, nevrastenia e sindrome da fatica cronica
Dott.ssa Deborah Sproviero
La specialista di MioDottore ha notato nel corso degli ultimi anni un cambiamento nella percezione del lavoro e nell’approccio delle persone a questo. In particolare, le problematiche legate allo stress lavorativo sono cresciute notevolmente assieme alle richieste di intervento psicoterapeutico per supportarne i disturbi. Succede spesso che si richieda di iniziare un percorso perché la persona sente di dover affrontare un sovraccarico di lavoro; inoltre, le condizioni di precariato, i ritmi frenetici e le pressanti richieste aziendali, unite al mancato riconoscimento del proprio operato e alla sensazione di essere economicamente poco retribuiti, generano una sensazione di inidoneità e una conseguente riduzione della motivazione personale. La dottoressa sottolinea, invece, che in un ambiente di lavoro positivo dove il soggetto sente che i propri diritti sono rispettati, l’impegno e la retribuzione riconosciute, si potranno sviluppare emozioni positive dove il lavoratore può mettere in luce le proprie potenzialità.
Alcune professioni paiono essere più sfidanti di altre a livello mentale, per questo certe categorie professionali tendono a registrare maggiori disturbi rispetto ad altre: tra queste vi sono gli insegnanti. Una professione colpita da stress lavoro-correlato, spesso causato dalla disorganizzazione nella gestione delle attività, dall’eccessiva burocratizzazione, dalle limitate possibilità di carriera e da una retribuzione considerata insufficiente; per questo maestri e professori sono soggetti a rischio di sviluppare la sindromi di burn-out, esito patologico di un processo stressante che si verifica sul posto di lavoro.