Scarse o nulle conoscenze sulle norme che regolano la privacy, timore che i dati sensibili dei pazienti possano essere divulgati, o usati a fini di marketing. Questi sono solo alcuni dei timori dei professionisti della sanità che cercano occasioni di formazione e nuovi strumenti per dialogare con i loro pazienti.
Manca un’adeguata conoscenza delle norme sulla privacy
I vantaggi, riconosciuti, di una corretta gestione dei dati sanitari
I medici chiedono più informazioni, formazione e strumenti tecnologici
Il punto di vista dei pazienti
I medici sono oggi chiamati a gestire una mole sempre più ampia di dati dei loro pazienti. Un compito difficile quanto delicato e dispendioso in termini di impegno e tempo. Pur riconoscendo l’importanza di una comunicazione e condivisione dei dati sanitari, la mancanza di adeguata formazione e informazione in questo ambito rappresenta un gap che non può essere sottovalutato - dichiara Luca Puccioni, CEO di MioDottore -. Per dare risposta alle esigenze dei professionisti della sanità, MioDottore ha sviluppato una piattaforma tecnologica evoluta, sicura e di facile utilizzo, da parte non solo dei medici e strutture sanitarie, ma anche dei pazienti. Uno strumento in grado di sollevare il medico da incombenze routinarie e burocratiche, come la gestione delle prenotazioni, e di affiancarlo nelle sue esigenze di comunicazione e condivisione dei dati. Non è tutto. MioDottore per stimolare il dialogo tra tutti gli attori della sanità, al fine di migliorare gli eventuali gap informativi e organizzativi grazie al supporto delle tecnologie, ha avviato un ciclo di incontri, “MioDottore Connect - Leading Digital Health Transformation” che, avviato fin da gennaio, proseguirà nel prossimo anno con nuovi appuntamenti dedicati alla formazione.
Luca Puccioni - CEO di MioDottore