- In Italia quasi 1 medico su 2 (45%) ha già utilizzato strumenti ad alta tecnologia, riscontrando benefici sull’attività chirurgica (19%), terapeutica (18%), diagnostica (15%) e sulla gestione del tempo (13%);
- Maggiore formazione (45%) e più collaborazione tra imprese e sanità (29%): i due elementi chiave per favorire la diffusione dell’health tech secondo i professionisti della salute.
Dalla nostra ricerca si denota come i professionisti della sanità italiana siano bendisposti verso l’uso di strumenti e soluzioni altamente innovativi e consapevoli dell’impatto positivo degli stessi sull’attività chirurgica, diagnostica e terapeutica. Al tempo stesso, permangono alcuni dubbi che possono però bloccare un’effettiva rivoluzione tecnologica della medicina, qualora non vengano prontamente chiariti. Come? Rispondendo in maniera puntuale dalla richiesta di formazione e di cooperazione con l’industria che arriva proprio dai medici italiani. È dunque necessario che il Paese, le aziende e il sistema salute collaborino per la co-creazione di proposte di valore, che devono concretizzarsi non solo in strumenti hi-tech aderenti alle effettive esigenze di medici e pazienti, ma anche in percorsi di formazione ad hoc per il personale sanitario: due aspetti essenziali per promuovere l’health tech in Italia. Noi di MioDottore ne siamo consapevoli e continueremo a innovare e a favorire un dialogo aperto tra e con i medici, i cittadini-pazienti e i decision maker affinché il futuro della sanità italiana possa rispondere pienamente alle necessità dei suoi protagonisti
Luca Puccioni - CEO di MioDottore
Nota di redazione: La ricerca è stata condotta da MioDottore ad aprile 2023 e ha coinvolto 155 professionisti sanitari italiani (medici di medicina generale e medici specialisti) iscritti alla piattaforma. Le informazioni sono state raccolte in forma anonima e utilizzate a scopo esclusivamente statistico.