- Durante la pandemia, il 75% degli utenti del Bel Paese trascorre più tempo utilizzando dispositivi tech;
- Oltre la metà degli italiani (57%) porta anche a tavola il cellulare, prevalentemente donne tra i 25 e i 38 anni;
- Per più di 1 utente tricolore su 2 (65%), essere meno connessi, gioverebbe alla propria quotidianità;
- La quasi totalità (87%) degli intervistati sarebbe disposto a provare a sconnettersi per un giorno intero.
Le evidenze emerse invitano a leggere l’attuale comportamento degli utenti come una ridefinizione del proprio quotidiano attraverso i device digitali, dove si trovano molteplici stimoli disponibili e frammentati, che forniscono agli individui sistemi di ricompensa a facile accesso. Si è sviluppata come una sorta di addiction sotto soglia, celata da condivise coloriture di normalità, nonostante la quale la coscienza intravede che alcune soluzioni di cambiamento sono ancora possibili. Quando si è iper-connessi, soprattutto sui social media, che influiscono direttamente e indirettamente sui circuiti neurali deputati alla ricompensa attraverso immagini e like, si sviluppa una tendenza immediata a input dopaminergici: dopamina a basso sforzo. La conseguenza è un’inibizione verso stimoli a livello fisico, emotivo e intellettivo, e un incremento al disinteresse e demotivazione.
Dott. Andrea-René Angeramo, psicologo e psicoterapeuta di MioDottore
- Staccarsi dagli strumenti tecnologici a partire dalle ore 20:00 e non collegarsi mai prima che siano trascorse almeno tre ore dal risveglio, così da preservare il ritmo circadiano, quello sonno-veglia, e la qualità del riposo.
- Costruire un programma giornaliero, anche con schedule programmate, per gestire la quantità di tempo offline. Stilare l’agenda sulla base di questa priorità e discutere dei risultati con una persona cara.
- Riscoprire la sensorialità: olfatto, vista, gusto, mangiare lentamente. In questo modo si rompe il meccanismo da gratificazione artificiale e ci si sposta su quello più ancestrale.
- Seguire un corso di mindfulness (MBSR) basato sulla riduzione dello stress: una rivoluzione di consapevolezza attraverso pratiche di meditazione rivolte al presente e alla percezione del corpo anche in assenza di stimoli, per spezzare le modalità tipiche ansiose, combattendo la tendenza al giudizio, all’anticipazione e alla ricerca della stimolazione.
- Aumentare la qualità e la quantità di relazioni: requisito fondamentale per sviluppare una difesa efficace verso l'iperconnessione e l'impulsività.